Gentes

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    «‎Changing eyes»

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    GENTES

    ( commons )
    L'essere umano è la razza più semplice, la creatura più naturale e sofisticata che ci sia. Dalle molteplici capacità, è in grado di apprendere nuove nozioni e fare di essere un tesoro di cultura, così da poter imparare a comportarsi in modo coerente e consono alla vita quotidiana, relazionandosi con se stessi e gli altri. Proprio per questa loro natura, gli umani riescono ad interagire, facilmente o difficilmente, con le altre creature, grazie al temperamento e all'indole innata che possiedono alla nascita. Nozioni e cultura si imparano con l'esperienza, e l'esperienza - così come le passioni - portano a formare l'essere senziente e adulto, con il proprio background. La categoria degli umani comprende gli ( hunters ) un gruppo di cacciatori e / o cacciatrici che, lavorando all'interno del Ludus Magnus, mantengono sotto controllo e stretta sorveglianza la vita che si svolge sull'isola, per il quieto vivere comune. Reduci dall'imparare tecniche di addestramento e combattimento per perseguire gli immortali, con formazione teorica, se da un lato, l'uomo ha la predisposizione all'apprendimento come bunus, d'altro canto il malus che si inserisce è la durata di vita; come tali, sono mortali, avvertono il dolore se vengono feriti, si ammalano e la durata di vita è appunto limitata.

    ( strygòs |magus )
    La figura della strega e del mago è figura assai antica. Molte storie e leggende sono state scritte e raccontate, tramandate di generazione in generazione, ma in ogni leggenda, si sa, c'è un fondo di verità. Sia per le streghe che per gli stregoni c'è un libro sacro, dal quale attingono i loro incantesimi: il libro delle ombre, un volume raro e sacro, per la Stregoneria stessa, dalla quale si diramano due tipo di maghi e due tipo di streghe. Alcuni fanno parte del Sigillum Domini, culto votato alla luce, dove gli adepti sono persone buone, tranquille con uno spirito puro e cristallino. Al contrario, chi ha sposato la magia nera, è parte del Sigillum Diaboli, un gruppo votato all'oscurità e al male. Ciò che le streghe e i maghi possono fare sono incantesimi - siano essi curativi, evocativi - e pozioni lenitive o dannose a seconda della loro appartenenza. Ma se questo è il loro bonus, il malus è la mortalità: in quanto esseri umani, anche loro possono morire e avvertire dolore. Il loro potere è limitato, poiché se usato oltre le possibilità fisiche e psicologiche, i danni al corpo e alla mente sarebbero - appunto - definitivi e mortali.

    ( daemons )
    I demoni sono spiriti impuri, sottili e vaganti, soggetti nell’animo a passioni, razionali per intelletto, aerei nel corpo, eterni per il tempo, nemici dell’umanità, smaniosi di nuocere, tronfi di superbia, astuti nelle falsità, sempre nuovi nell’inganno. Essi agitano i sensi, sconvolgono i sentimenti, turbano la vita, inquietano il sonno, causano malattie, intimoriscono le menti, tormentano le membra, dirigono le sorti (i responsi divinatori), simulano oracoli con inganni, suscitano la passione d’amore, infondono l’ardore sensuale, si nascondono in immagini sacre; invocati si fanno presenti, si manifestano in forme verosomiglianti, assumono sembianze diverse, talvolta si trasformano in forme angeliche. Costoro caduti per superbia dalla sede celeste, dimorano ora nell’aria (Cfr. Isidorus, Differentiae, II 28, 93: PL 83, 83)
    Creature del maligno, hanno uno spirito immondo. Creati negli Inferi e plasmati ad immagine e somiglianza del maligno, questi camminano sulla terra ferma sotto le sembianze di esseri umani, poiché in possesso di un corpo che funga per loro da contenitore. Oramai "mezzi demoni" una volta divenuti abitanti dell'isola, quelli le cui potenzialità sono diminuite a causa del viaggio di sola andata, non possono in alcun modo lasciare la destinazione raggiunta e soprattutto non hanno la completa forza per poter passare di corpo in corpo, con ulteriori possessioni. Altri invece, quelli che dall'Inferno non sono stati cacciati ed esiliati, possono spostarsi anche al di fuori del perimetro del luogo, e hanno a disposizione il potere che li contraddistingue. Un nome per una caratteristica principale. Il loro malus sono i luoghi consacrati. Penetrare un luogo benedetto, oltre ad essere di difficile raggiungimento è anche doloroso e repressivo per la questione forza.

    ( ánghelos )
    Gli angeli, soldati di Dio, sono organizzati in una gerarchia di differenti ordini, detti cori angelici:
    Prima gerarchia: serafini, cherubini, troni
    Seconda gerarchia: dominazioni, virtù, potestà
    Terza gerarchia: principati, arcangeli, angeli
    Queste creature sono devote al loro padre, al quale rivolgono fedeltà assoluta e obbedienza eterna. Sono soldati che hanno combattuto al fianco dei propri fratelli in battaglie tra il Bene e il Male, difendendo sempre la propria posizione e il proprio credo. Una religione che ha visto anche cadere alcuni suoi alati. Con la condanna alla dannazione perenne sono chiamati angeli caduti quelli che hanno rinunciato al Paradiso per qualcosa di più terreno o infernale. Angelo caduto colui che perde la propria grazia, rinnegando il Padre. Angelo caduto colui che può essere ucciso per mano di un suo fratello e che perde comunque vigore e forza se entra in un luogo consacrato. Abili combattenti dall'inizio dei tempi, possono generale una discendenza. Non a caso, un posto preferenziale è occupato dai nephilim, creature "ibride" nate dalla relazione lussuriosa e peccaminosa di un angelo con un essere umano.

    ( vampyrus )
    Ago della bilancia che pende tra folklore e mitologia. Detti volgarmente "succhiasangue", sono creature della notte, figli del buio al cui interno non batte alcun cuore in petto. Freddi come l'inverno più gelido, per mantenersi in vita hanno bisogno di un costante nutrimento e apporto di sangue umano, per riuscire a mantenere la "vita - non vita" che li caratterizza.
    Per quanto possa essere affascinante la vita eterna del "non morto", in realtà uno dei malus più grandi per un vampiro sia esso maschio, sia esso femmina, è l'incapacità di procreare. Nonostante i sensi e le sensazioni siano triplicate, non possono aver figli - biologicamente parlando, secondo il classico concepimento -, tuttavia, la loro prole è prole di "morso", ovvero, una volta addentata la giugulare della vittima, possono far sì che la vittima beva il loro sangue: in questo modo, l'essere umano muore, per risorgere a nuova "non vita", come vampiro. Sono creature immortali, ma gli unici metodi per uccidere una creatura della notte sono conficcando un paletto nella gabbia toracica, in direzione del cuore e tagliargli la testa. Inoltre, sebbene la vita del notturno risulti quasi afrodisiaca, non possono camminare alla luce del sole. Rischierebbero di bruciare come quando vengono a contatto con l'acqua santa.

    ( lycan )
    Quando si dice che la genetica non mente. La licantropia è di trasmissione genetica, quindi trasmissibile di padre in figlio. Oppure, il gene del licantropo è trasmissibile, come per il vampiro, tramite morso. Ma per quanto possa essere dolorosa, la trasformazione in lupo è dieci volte più pericolosa e violenta. Per la grandezza del licantropo, che si trasforma sempre nelle notti di luna piena, il corpo "umano" ha sempre caratteristiche fisiche vigorose, così come la scelta di un eventuale figlio da poter contagiare per la trasformazione. I licantropi, sotto sembianze umane, vivono generalmente in comunità o branchi. Sono un'unica famiglia, legati da un destino comune e dalla fiducia reciproca. Sempre attenti, non sono creature immortali. Proprio per questo, sebbene la loro forza fisica sia elevata, sono sensibili al punto da raggiungere la morte, all'argento, sostanza per il loro organismo assai velenosa.

    ( nymphae )
    Esseri divini di grado secondario e di sesso femminile, che rappresentavano le forze della natura e ne personificavano specialmente il carattere vitale e procreativo, animavano con la loro invisibile presenza ogni manifestazione della natura, in particolare dei monti, delle acque, dei boschi, degli alberi, e per estensione anche di luoghi, di regioni, di città. Giovani fanciulle incantatrici e vengono distinte in ninfe di aria, acqua, terra e fuoco (vivono vicine al loro elemento).
    Caratterizzate dal potere della longevità, fioritura, guarigione di ferite lievi/medie, stando accanto al loro elemento, la loro capacità di rispondere ad eventuali attacchi, aumenta. Eppure, anche loro hanno un malus: la forza che le contraddistingue è limitata.
    Tra di loro si considerano come sorelle, unite da un legame di fedeltà e fiducia reciproca.
    Tipologie di ninfe:
    Amadriadi (piante e alberi)
    Le Amadriadi vengono generate da un fiore particolarmente bello o da un albero secolare. Esse sono legate al mondo vegetale e ne conoscono ogni segreto. Possiedono la capacità di parlare con le piante e di dominarle. Sono capaci di rendere un terreno fertile e ricco di vegetazione, oppure di renderlo sterile e arido. Sanno far crescere piante, sbocciare fiori, ma possono allo stesso modo ucciderli qualora lo ritenessero necessario. Possono fondersi con qualsiasi pianta, fondendo con essa il proprio corpo. La loro linfa è fatta di linfa vegetale e la loro temperatura corporea si uniforma alle condizioni esterne. Possono essere creature dolci e genere, donare i frutti della natura a coloro che ritengono degni della loro amicizia. Possono tuttavia diventare crudeli e vendicative, distruggendo raccolti e provocando carestie. Generalmente, tuttavia, sono di indole benevola poiché rappresentano la Natura che nutre i suoi figli con i suoi frutti e li protegge.
    Idriadi (acque salate e acque dolci)
    Le Idriadi nascono da uno specchio d'acqua dolce o dal mare. Sono legate al mondo acquatico e conoscono ogni suo segreto. Sanno dominare le onde, le maree e le correnti. L'acqua segue la loro volontà, diventando pura o malsana, tranquilla o agitata. Sono in grado di fondersi con l'acqua, lasciando che il loro corpo diventi parte dell'elemento stesso. La loro linfa è fatta di acqua dolce o salata e la loro temperatura corporea va dai 4°C ai 20°C in base alla temperatura esterna. Una Idriade non può appartenere contemporaneamente all'acqua salata e a quella dolce. Se è nata dal mare, sarà legata a quel genere di ambiente e la sua linfa sarà salata. Al contrario se è nata da una fonte, da un lago o fiume, sarà legata alle acque dolci. Un Idriade marina immersa nell'acqua dolce soffrirà psicologicamente, sentendosi in un luogo non suo, e cercherà in ogni modo di uscirne. Se costretta a rimanerci, alla lunga comincerà a perdere forze e ad indebolirsi. Stesso discorso per le idriadi d'acqua dolce immerse in mare. Le idriadi sono le ninfe che più amano la compagnia delle altre razze. Sono conosciute per la loro voce meravigliosa (molto più bella di quella di tutte le altre ninfe) che usano per attirare le altre creature presso di sé senza abbandonare i loro specchi d'acqua. Lo fanno spesso per gioco e non è raro che alla fine decidano di uccidere la creatura attirata dopo essersi stancate della sua compagnia. D'altro canto tendono ad aiutare coloro che si trovano in difficoltà, nei mari e nei fiumi. La loro indole è prevalentemente caotica.
    Oreadi (terra)
    Le Oreadi nascono dalle rocce o dalla nuda terra. Sono legate al mondo minerale e inorganico, di cui conoscono ogni segreto. Sanno dominare le rocce e in generale la terra. Possono causare terremoti, far emergere vene di minerali, far muovere pietre e sassi secondo il proprio volere. Sono in grado di fondersi con il proprio elemento, entrando fisicamente far parte di esso. La loro voce non è bella ed è inadatta al canto, ma produce costantemente eco, in qualunque luogo o situazione. L'eco della voce delle Oreadi, rappresentando il rombo della forza della terra, sa stordire le altre creature. La loro linfa è data da minerali in soluzione liquida alla temperatura del magma. Grazie alla pelle isolante, questo calore non uscirà all'esterno e al tatto la Ninfa sembrerà avere una leggermente temperatura superiore alla norma. Essendo fatte di minerale il loro peso sarà maggiore rispetto alle altre Ninfe. Rappresentando il mondo minerale, le Oreadi hanno un carattere distaccato nei confronti delle altre creature, che può sfociare in freddezza o indifferenza. Amano la quiete e la solitudine, ma ciò non significa che disprezzino la compagnia altrui ogni tanto. Hanno un'indole neutrale.
    Celesti (vento)
    Le Celesti nascono dal vento, generalmente in occasione di trombe d'aria o temporali quando venti sono molto forti. Sono legate all'aria, ai venti e al cielo in generale e sono in grado di dominarli. Possono generare vento dove prima c'era stasi totale e viceversa. Sanno far cambiare loro direzione e intensità a proprio piacimento. Come gli altri clan, le Celesti sanno fondersi con il proprio elemento entrando a farne parte fisicamente. La loro linfa è composta da gas più leggeri dell'aria che rendono le Celesti particolarmente leggere. La loro temperatura corporea si uniforma a quella dell'ambiente circostante, non subendo danni da sbalzo termico. Le Celesti sono le Ninfe dal carattere più volubile in assoluto. Tra le altre razze si dice che “l'umore delle Celesti muta velocemente come cambia il vento”. Il più grande amico può diventare il loro peggior nemico in un solo momento se viene detta anche una sola parola a loro sgradita. Possono cambiare opinione e umore da un momento all'altro, apparentemente senza una ragione. La loro disumanità fa sì che le loro ragioni siano spesso incomprensibili. Sono di indole caotica.
    Flamee (fuoco)
    Le Flamee nascono dagli incendi, dalle eruzioni vulcaniche o talvolta dai fulmini caduti sulla terra. Sono legate al fuoco e alla luce. Sono in grado di dominare le fiamme, di accendere fuochi dal nulla oppure di spegnerli. Possono arrivare a scatenare eruzioni vulcaniche. Sono in grado di fondersi fisicamente con il proprio elemento, diventando pura fiamma viva. La loro linfa, come quella delle Celesti, è gassosa e composta da fumo di combustione che raggiunge la temperatura del magma. Hanno la capacità tuttavia di abbassare la temperatura della propria pelle in modo da poter avere contatti con le altre creature. Tuttavia non fanno che disperdere calore, riscaldando l'aria intorno a loro. Nonostante la loro linfa sia gassosa, essa è composta da polveri solide in sospensione che le rendono più pesanti delle altre Ninfe, al pari delle Oreadi. Queste ninfe sono passionali e combattive. Faranno sempre di tutto per raggiungere i loro scopi e combatteranno fino alla morte per le loro passioni. Sanno essere solari e piene di gaiezza, come terribili e vendicative. Tra le ninfe, sono quelle che più facilmente si legano ad altre creature. Le leggende sugli amori passionali delle ninfe si rifanno sempre a questo clan. La loro indole è generalmente legale o caotica.

    ( hybrĭda )
    Creature nate dall'unione di creature di razze differenti.
    Per informarsi sulle razze, leggere attentamente l'elenco riportato sopra.



    Edited by eudaimonia~ - 28/6/2015, 18:53
     
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